creazione del valore

Creazione del valore nei call center

In azienda la creazione del valore si attua sia attraverso attività trasversali, quali la Ricerca e Sviluppo, la gestione del Personale, gli Approvvigionamenti, sia attraverso attività primarie, quali  la Produzione di beni e servizi, la Logistica, il Marketing e la Vendita.

catena del valore di Porter

Catena del Valore di Porter

Ma quanto pesa la attività di Vendita nella catena del valore?

In un periodo come l’attuale, in cui l’offerta di beni e servizi è superiore alla domanda, è evidente che nel settore commerciale  si può creare molto valore.

Per lo stesso motivo, anche l’Innovazione di prodotto e di processo, è diventata di estrema importanza per la sopravvivenza delle imprese. E l’innovazione trae spunto dalla scoperta di nuovi bisogni del mercato. E chi parla con il mercato? I venditori: e ritorniamo alla Vendita ed alla sua importanza nel processo di creazione del valore.

Prendiamo ora due aziende. Una CALL ed una FEEL.

Azienda CALL 

Una azienda di geni, genio del marketing, genio della produzione, genio della tecnologia (spesso è lo stesso fondatore). Oppure una azienda, una grande azienda che pensa di avere  i prodotti più belli del mondo, quelli che si vendono da soli.

Per risparmiare, questa azienda decide di affidare la Vendita all’esterno, in Outsourcing, con degli agenti esterni pagati (poco) a provvigione. E chi mette a prendere appuntamenti per questi agenti? Delle ragazzine poco pagate, male addestrate…tanto, per prendere appuntamenti che ci vuole?

E poi un call center, sfruttato, demotivato, non coinvolto, esternalizzato e pagato, nei migliore dei casi, a 60, 90, 180 giorni, o non pagato affatto,…tanto di call center ne troviamo quanti ne vogliamo.

Azienda FEEL

Questa azienda ritiene che il contatto con il mercato sia l’attività principe nella catena del valore. Pertanto l’azienda esternalizza tutto, tranne la Vendita.

Outsourcing della gestione del Personale, della Produzione, degli Approvvigionamenti, della Contabilità, ma NON della Vendita, della Ricerca & Sviluppo e dell’ Innovazione.

Si crea un  call center interno (che è un FEEL CENTER), formato dai migliori laureati, ingegneri, economisti, artisti della parola e scopritori di sogni e di feeling.

I migliori feel center esterni che lavorano per l’azienda vengono riportati all’interno della galassia aziendale, e partecipati dall’azienda anche ricorrendo ad un piccolo, ma significativo, scambio azionario. Viene varato  un programma di coinvolgimento degli addetti, che ascoltano giornalmente il mercato, e vengono giornalmente ascoltati dai vertici aziendali.

L’azienda dispone così di un  feel center che crea valore, anche  intangibile, legato alle emozioni, di una marca e di un logo che possono, anzi devono, coinvolgere emotivamente i potenziali clienti e farli sognare.

Perché è nel call center, anzi nel feel center,  che si può creare tanto valore.

E la vostra  azienda è CALL o FEEL?

Fate un elenco dettagliato delle aree di attività, dividendole in attività primarie e attività di supporto. Per ogni attività elencate le possibilità di insourcing, se sono esterne, e di outsourcing, se sono interne, (vedere servizi cloud, web, automazioni, accordi, partnership, etc).

Se non avete tempo di farlo, contatteci! Vi forniremo la consulenza necessaria per diventare un’azienda Feel.

diventa_operatore

Siamo tutti operatori di call center

In Italia ci sono almeno 100.000 persone che ogni giorno devono vendere qualcosa al telefono: gli operatori di call center. Nel farlo possono creare molto valore per sè e per gli altri.

Tutti noi siamo operatori di call center quando vogliamo con-vincere qualcuno al telefono. Paradossalmente per con-vincere gli altri ascoltare è più utile del parlare. Ma ascoltare cosa? Ascoltare le emozioni, gli stati d’animo, i feeling, cosa che viene fatta, a differenza dei tradizionali call center, in un Feel Center.

E tu sei un operatore di call center o di feel center?

CALL CENTER

  • l’operatore è molto pushing e tenta di forzare la vendita
  • parla tanto delle  caratteristiche del  prodotto e del servizio
  • utilizza  uno script predeterminato
  • non c’è un grande lavoro di squadra
  • il turn-over del personale è molto alto
  • il tasso di rifiuto iniziale da parte del cliente è moto alto
  • ogni cliente è considerato uguale all’altro o, comunque, rientra in  tipologie  predeterminate
  • si privilegia l’efficienza  (vendite al giorno) rispetto alla efficacia (numero di vendite per persone contattate )
  • si lavora solamente al livello razionale del cliente
  • numerose telefonate brevi “mordi e fuggi”

operatori di call center

 

FEEL CENTER

  •  si scava  nei   sogni, nei bisogni, nei  feeling del cliente
  • si lavora su due livelli, conscio ed inconscio,con la vendita emozionale
  • si cura molto  l’efficacia, non solo l’efficienza
  • non esiste uno script predefinito: lo script lo genera il cliente
  • il Feel Center è un luogo di incontro con il   cliente, un salottino virtuale
  • un luogo di ascolto, di raccolta di informazioni, di nascita di nuove relazioni, un luogo dove è molto bello lavorare

operatori di call center

 

Quando farai la prossima telefonata commerciale prova a scoprire il feeling del tuo cliente (per esempio cliente stanco, depresso, polemico, scettico, problematico, allegro, disponibile, attento, convinto, etc) e scrivilo su di un foglio davanti a te.

BENVENUTO NEL FEEL CENTER!